Uccise la moglie a coltellate, "la condanna va ridotta"

Omicidio di Cesine. All'imputato, "cacciato di casa, va riconosciuta attenuante provocazione"

San Giorgio del Sannio.  

Il riconoscimento delle attenuanti generiche e di quella della provocazione e, di conseguenza, la riduzione della pena. Sedici anni, questa la condanna inflitta lo scorso 26 giugno con rito abbreviato, dal gip Roberto Melone, a Pasquale Mastroianni, 53 anni, responsabile dell'omicidio della moglie: Elvira Ciampi, 49 anni, ammazzata il 16 settembre 2014 con oltre trenta coltellate nel garage-lavanderia della loro abitazione alla contrada Cesine di San Giorgio del Sannio.

Una sentenza di cui l'avvocato Vincenzo Speranza, difensore dell'imputato, ha chiesto – come anticipato da Ottopagine – la riforma. Nelle undici pagine dell'atto di appello il legale ripercorre in sintesi la situazione di Pasquale ed Elvira. Anni trascorsi all'estero, poi il rientro in Campania, nel Cilento, dove erano rimasti fino al 2005, quando si erano trasferiti a San Giorgio del Sannio.

Enzo Spiezia

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