Ha chiesto gli arresti domiciliari per otto indagati e il divieto di dimora nella provincia di Benevento per altri due. Misure cautelari proposte dal pm Licia Fabrizi, sulle quali il gip Maria Di Carlo si pronuncerà dopo gli interrogatori propedeutici di questa mattina. Riguardano dieci persone – due di Durazzano, altrettante di Montesarchio e Puglianello, il resto di Nola, San Felice a Cancello, Boscoreale,Marcianise e Baiano- chiamate in causa, a vario titolo, in una inchiesta su presunti falsi certificati di diploma di qualifica professionale.
Nel mirino un Centri studi a Durazzano, prospettata l'esistenza di una presunta associazione per delinquere, con promotori, organizzatori e partecipi come intermediari nella ricerca dei clienti ai quali vendere diplomi per operatore dei servizi di ristorazione, settore cucina e sala bar, riferiti all'anno scolastico 201-2013, rinvenuti sia in originale sia in copia. Diplomi che sarebbero stati stampati in prossimità della pubblicazione del bando di aggiornamento delle graduatorie di terza fascia del personale Ata (triennio 2021-2024).
Inoltre, sostengono gli inquirenti,sarebbero stati contraffatti i registri generali e i verbali degli scrutini degli esami di 16 commissioni d'esame per operatore settore cucina e tre del settore sala bar che sarebbero stati redatti- apparentemente, a detta della Procura- nel Centro studi, con candidati che non avrebbero sostenuto gli esami. Diplomi che sarebbero stati venduti, al prezzo di 1000 euro ciascuno, dopo aver ricevuto documenti di identità e tessere sanitarie dei beneficiari.
Gli indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Michele Russo, Claudio Sgambato, Nicolo Salomone, Paolo Abbate, Salvatore Barbuto, Marco Argirò, Clemente Destino, Ciro Balbo.