Chi ne sa sempre una in più e chi paga prostituita con soldi falsi: grandi, eh?

Benevento. Pensieri in libertà

chi ne sa sempre una in piu e chi paga prostituita con soldi falsi grandi eh
Benevento.  

Prove tecniche di dialogo... avanzato. Sto prendendo un caffè al bar, al mio fianco ci sono due uomini che parlano tra loro. L'argomento è di quelli che renderebbero felice chiunque: la vincita di una consistente somma di denaro ad una lotteria. "Ci vuole fortuna", fa uno, e l'altro gli fa eco con un "eh" più che sospiroso dal quale trasuda tutta la delusione che gli hanno causato i tanti gratta e vinci acquistati inutilmente.

Ma il primo non è contento, vuole aggiungere dell'altro: "Pensa che non voleva neanche comprarlo, quel biglietto, è stato il titolare della rivendita ad insistere perchè lo facesse", afferma con una perentorietà che l'altro però non sembra accettare se gli domanda la fonte. "A te chi lo ha riferito?" chiede, sentendosi rispondere dall'interlocutore, a quel punto un tantinello stizzito, di averlo saputo, pensate un po', "da un amico di un amico del proprietario del locale". I due escono, tra chi rimane la risata è spontanea.

Non è la prima volta, non sarà l'ultima perchè c'è sempre qualcuno che ha bisogno di dimostrare di essere ad un livello superiore, di conoscere dettagli che il resto della plebe ignora. Sono piccoli tentativi di protagonismo spiegabili anche, purtroppo, con la nefasta influenza dei social, diventati il palcoscenico di comportamenti discutibili. E poi è anche un problema di furbizia, della convinzione di poter fare fessi coloro che incrociamo lungo il nostro cammino.

Come il tizio che ha deciso di andare a prostitute e di provare a saldare il conto con banconote false rifilate alla donna, che ha allertato i carabinieri, ai quali ha precisato di esercitare l'attività di meretricio in strada. Una storia incredibile, finita al centro di una inchiesta, che non riguarda la nostra provincia, di cui ho avuto contezza alcuni giorni fa. Fulgido 'esempio' di estro e fantasia tutti italiani, del nostro desiderio di provare l'ebbrezza del primo della classe che riesce sempre a sfangarla, anche nelle situazioni più complicate.

Ah, dimenticavo: prima di andar via, anche io mi appello alla dea bendata. Risultato ovviamente negativo: non lo fosse stato, sarei volato immediatamente all'estero, dove avrei raccontato la mia avventura. E per una volta anche io avrei fatto lo sbruffone. Buona domenica.