Tangenti e lingotti a Milano: uno degli arrestati è sannita

Angelo Russo, dipendente del Comune: l'accusa è associazione a delinquere, corruzione e truffa

Ceppaloni.  

E' originario di Ceppaloni uno dei due dipendenti del settore lavori pubblici del Comune di Milano coinvolti nell'inchiesta sugli appalti che ha squassato Palazzo Marino. Angelo Russo, di origine sannite, e Giuseppe Amoroso saranno sospesi dall'incarico e con ogni probabilità sottoposti a procedimento disciplinare. In manette anche Luigi Mario Grillone, fino al 2011 "direttore del Settore tecnico Scuole e Strutture sociali" e dipendente di "City Life spa", e Marco Volpi, titolare della "Professione Edilizia Srl". Nel mirino gli appalti gestiti dal 2011 in poi e una storia di presunte tangenti: ad arricchire di particolari quantomeno singolari una vicenda che purtroppo non sembra molto diversa da altre già balzate agli onoro della cronaca, il ritrovamento nelle case dei quattro indagati di ben 32 lingotti d'oro sequestrati dagli inquirenti oltre a 520mila euro in contanti, 19 orologi di pregio oltre ad oggetti e monili d'oro.

Un vero e proprio "tesoro", finito nel mirino della Guardia di finanza. Uno scandalo che riguarderebbe ben 150 appalti considerati sospetti. Perquisizioni a tappeto che hanno portato al sequestro di una enorme mole di documenti portati via dagli uffici municipali. Sotto la lente d'ingrandimento della magistratura, in particolare, la manutenzione delle scuole e degli alloggi popolari di Milano. Il sannita Angelo Russo, insieme al collega in servizio al Comune lombardo, è considerato dal giudice per le indagini preliminari Alfonsa Maria Ferraro uno dei "soci occulti" della società: per tutti le accuse sono di associazione a delinquere e corruzione, mentre i due dipendenti comunali devono rispondere anche di truffa.

Redazione