La vicenda per la quale è a processo dinanzi al giudice Graziamaria Monaco risale al marzo 2024, quando Vincenzo Cinque, difeso dall'avvocato Antonio Leone, era stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L'arresto, in particolare, era scattato durante la perquisizione che i carabinieri avevano eseguito quando avevano notificato a Cinque ( e ad altre persone) una ordinanza di custodia cautelare adottata nell'inchiesta sulle torture di cui sarebbero rimasti vittime tre giovani sanleuciani.
In quella occasione i militari avevano rinvenuto 80 grammi tra hashish, cocaina e marijuana, oltre ad un bilancino. Tre involucri, contenenti oltre un grammo di cocaina, erano stati invece recuperati in caserma, dove l'allora 25enne avrebbe provato a liberarsene, gettandoli sul pavimento. L'imputato era ai domiciliari, il giudice ha revocato la misura e lo ha rimesso in libertà. Nuova udienza a luglio, mentre per la storia delle torture ad aprile è in programma la requisitoria del Pm.