Il divieto di avvicinamento alla ragazza, dalla quale dovrà restare distante almeno 500 metri, con l'applicazione del braccialetto elettronico. E' la misura disposta dal gip Pietro Vinetti per A. M., 40 anni, di Moiano, indagato per lesioni aggravate ai danni di una 14enne che all'epoca abitava nello stesso stabile.
I fatti, finiti al centro di una inchiesta della Procura e dei carabinieri, risalgono alla tarda serata del 4 settembre 2024, quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo, dopo essersi appostato nel vano scale del palazzo, avrebbe aggredito la minore, che stava rientrando a casa.
In particolare, l'avrebbe spinta a terra, facendole battere la testa, l'avrebbe colpita al volto con dei pugni e le avrebbe stretto il collo, poi si sarebbe allontanato quando le urla della 14enne avevano richiamato l'attenzione della madre, che era corsa a vedere cosa fosse successo.
La malcapitata aveva riportato lesioni che i medici del San Pio, dove era stata trasportata, avevano giudicato guaribili in sette giorni. Immediato l'avvio delle indagini, scandite dalle deposizioni della mamma, che aveva visto un uomo a torso nudo con un tatuaggio sull'avambraccio, e della parte offesa, che aveva riconosciuto l'allora 39enne come il presunto autore del gesto. Un'attivitò sfocciata nella misura a carico del 40enne, difeso dall'avvocato Teresa Meccariello.