Ha sostenuto di essere finito con un piede in una buca, e che il braccialetto elettronico che gli era stato applicato poche ore prima si era rotto quando aveva cercato di tirarsi fuori dall'impasse. Al resto avevano provveduto, poi, i suoi cani, che avevano azzannato il dispositivo e se l'erano portato via, disperdendolo chissa dove.
Assistito dall'avvocato Claudio Fusco, è stata questa la versione offerta al gip Pietro Vinetti dal 52enne di Benevento, domiciliato a Pietrelcina, sottoposto agli arresti domiciliari dalla Squadra mobile per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento
Le ipotesi di reato gli erano state contestate quando gli agenti erano intervenuti perchè era entrato in funzione l'allarme. Secondo gli inquirenti, l'uomo, sottoposto al divieto di avvicinamento ai genitori, l'avrebbe rotto e gettato via. Poi, quando si era trovato di fronte i poliziotti, avrebbe inveito contro di loro, facendone cadere uno, e cercato di fuggire nelle campagne circostanti.
Al termine dell'udienza di convalida, dopo aver ritenuto poco credibili le affermazioni dell'indagato, il giudice lo ha lasciato ai domiciliari.
