I miei fratelli hanno messo telecamera, ma solo io accudisco i nostri genitori

Benevento. Interrogato il 51eenne colpito dal divieto di avvicinamento a padre e madre

i miei fratelli hanno messo telecamera ma solo io accudisco i nostri genitori
Benevento.  

Ha risposto alle domande del gip Salvatore Perrotta, cercando di spiegare le condotte che gli sono state contestate, per le quali è finito al divieto di avvicinamento, con braccialetto elettronico, ai genitori, che avrebbe maltrattato. Comportamenti, i suoi, immortalati da alcuni frame delle immagini di una telecamera installata dai fratelli, che un 51enne di Benevento, difeso dall'avvocato Claudio Fusco, ha provato a giustificare con il clima di tensione ed esasperazione che inevitabilmente si crea, in alcuni frangenti, con persone malate e con problemi. Sono soltanto io ad occuparmi di loro, non i miei fratelli, ha aggiunto l'indagato, ricordando più episodi nei quali, a suo dire, aveva dovuto alzare la voce e fermare con modi bruschi il papà e la mamma, che volevano uscire senza rendersi conto che non potevano farlo.

Dalle indagini della Mobile sarebbe emerso che in un’occasione il 51enne avrebbe afferrato per i capelli l’anziana madre spingendola sullo schienale del divano, per poi colpire il padre con due pugni e minacciare entrambi con un bastone. Nella medesima circostanza, inoltre, avrebbe infilato alcuni fazzoletti nella bocca del padre e lo avrebbe colpito, prima alle parti basse del corpo e, poi, con un cuscino alla testa. Lo stesso avrebbe anche infierito nei confronti dei genitori con frasi minacciose e denigratorie, malgrado il padre piangesse implorandolo di andare via.