"Biglietti calcio con nomi diversi e stessa data di nascita", assolte 3 persone

Benevento. Il fatto non sussiste per titolari e dipendente tabaccheria accusati di falso ideologico

biglietti calcio con nomi diversi e stessa data di nascita assolte 3 persone
Benevento.  

Erano accusati di falso ideologico, ma sono stati tutti assolti perchè il fatto non sussiste. E' qunto sentenziato dal giudice Fallarino al termine del processo a carico di Vincenzo Collarile, Anna Cantone e Mariagrazia Santamaria, chiamati in causa, rispettivamente, come preposto, titolare e dipendente della tabaccheria 'F.lli Collarile'.

I fatti risalivano al giugno 2017 ed erano relativi alla finale play off tra il Benevento ed il Carpi: secondo gli inquirenti, gli imputati, difesi dall'avvocato Antonio Leone, avrebbero inserito false generalità nel sistema informatico. Un'operazione grazie alla quale erano stati stampati 1947 biglietti intestati a persone che dagli accertamenti all'anagrafe sarebbero risultate inesistenti. In questo modo, a detta della Procura, sarebbe stato indotto in errore il ministero dell'Interno che avrebbe attestato falsamente, attraverso l'emissione del tagliando di ingresso allo stadio “e l'apposizione del sigillo fiscale impresso sullo stesso, l'avvenuto controllo e l'assenza di motivi ostativi”.

Attenzione puntata, in particolare, su più pacchetti di biglietti che sarebbero stati “emessi con nomi e cognomi diversi ma con la stessa data di nascita”. Da qui l'addebito nei confronti di Collarile, Cantone e Santamaria, che il giudice ha però ritenuto insussistente.