Stalking, lesioni aggravate, danneggiamento e minaccia. Sono le accuse, a vario titolo, per le quali il pm Giulio Barbato ha chiesto il rinvio a giudizio di Marco Chiariello (avvocato Massimiliano Cornacchione), 25 anni, Alessandro Giardiello (avvocato Benedetta Masone), 33 anni, e Angelo Liberti (avvocato Fabio Russo), 42 anni, tutti di Benevento, sulla cui posizione si pronuncerà il gup Salvatore Perrotta l'11 febbraio del prossimo anno.
I fatti vanno dal 6 ottobre al 27 novembre 2023, l'addebito di stalking è contestato al solo Chiariello per i comportamenti che avrebbe mantenuto nei confronti del gestore di un circolo sociale nel centro storico. Secondo gli inquirenti, di fronte al divieto di ingresso per il suo stato di alterazione psicofisica, il 25enne avrebbe prima scagliato in strada un posacenere, quindi, quando era stato inviato ad allontanarsi, avrebbe minacciato il malcapitato: “Appena esci ti uccido, ti taglio le mani”.
Nella notte dell'8 ottobre, Chiariello e Giardiello avrebbero percosso il titolare del locale mentre si trovava all'esterno di un bar, colpendolo con pugni al volto e con una sedia e causandogli lesioni giudicate guaribili in tre giorni. Inoltre, avrebbero danneggiato lo smartphone, un bracciale e una collana dell'uomo. Giardiello viene chiamato in causa anhe per le lesioni al volto, con una sedia, provocate ad una 21enne presente sul posto.
Il 27 novembre Chiariello sarebbe nuovamente tornato al circolo ed avrebe scagliato un bicchiere in direzione del gestore, che avrebbe anche tentato di prendere a pugni, fino a quando non era stato portato fuori da Liberti. Che, da parte sua, avrebbe minacciato la parte offesa dicendole: “Se non togli la denuncia a Marco Chiariello hai finito di lavorare...”.