"Na paliata nisciun te la leva": un indagato in isolamento, fratello in silenzio

Benevento. Tentata estorsione, interrogatori di Domenico e Giuseppe De Rosa, di S. Agata

na paliata nisciun te la leva un indagato in isolamento fratello in silenzio

Indagine dei carabinieri su un episodio del quale sarebbe rimasto vittima, a fine agosto, il titolare di un pub

Sant'Agata de Goti.  

AGGIORNAMENTO 8 OTTOBRE

Uno - Domenico De Rosa, 28 anni - è ancora in isolamento e non ha potuto comparire dinanzi al gip Roberto Nuzzo, mentre l'altro - Giuseppe De Rosa, 31 anni - si è avvalso della facoltà di non rispondere. Si sono chiusi così gli interrogatori dei due fratelli di Sant'Agata dei Goti, difesi dagli avvocati Danilo Riccio ed Edoardo Fascione, arrestati il 4 ottobre per tentata estorsione ai danni del titolare di un pub nel centro saticulano, assistito dall'avvocato Alessandro Della Ratta.

Come anticipato da Ottopagine, Domenico era in carcere già da dieci giorni dopo essere stato fermato in flagranza dai carabinieri sempre per una seconda tentata estorsione ai danni del commerciante, mentre Giuseppe lo aveva raggiunto perchè colpito, al pari dell'altro, da una ordinanza di custodia cauteòare chiesta dal pm Maria Colucci.

+++

 

Al fratello Domenico, 28 anni, già arrestato dieci giorni fa, la misura è stata notificata in carcere, mentre lui ci è entrato nel tardo pomeriggio. Lui è Giuseppe De Rosa, 31 anni, di Sant'Agata dei Goti, fermato dai carabinieri di Montesarchio sulla scorta di una ordinanza di custodia cautelare adottata dal gip Roberto Nuzzo nell'indagine del pm Maria Colucci e dei carabinieri su un tentativo di estorsione di cui sarebbe rimasto vittima, nella notte tra il 30 ed il 31 agosto, il titolare di un pub nel centro saticulano, assistito dall'avvocato Alessandro Della Ratta.

Secondo gli inquirenti, i due De Rosa, difesi dagli avvocati Antonio Biscardi ed Edoardo Fascione, avrebbero raggiunto il locale intorno all'una ed avrebbero preteso dal malcapitato la somma di 300 euro, minacciandolo di sfasciare tutto. La parte offesa era riuscita ad allontanarsi e a chiedere l'intervento dei militari, ai quali aveva poi denunciato l'accaduto. A carico dei De Rosa, inoltre, anche, un addebito di minaccia, relativo alle frasi che avrebbero rivolto al commerciante, aggirandosi nei giorni sucessivi nei pressi dell'attivita: “Nu mazziaton, na paliata nisciun ta leva”.

Da qui l'avvio di un'attività investigativa che il 23 settembre era stata scandita dall'arresto, stavolta in flagranza, di Domenico De Rosa, che sarebbe tornato nuovamente alla carica con il proprietario del pub, dal quale avrebbe cercato di farsi consegnare 4000 euro, minacciandolo e picchiandolo. Un episodio preceduto da quello di cui avrebbe fatto le spese un minore. Mentre stava passeggiando con la fidanzata lungo via Panoramica, sarebbe stato avvicinato dai due De Rosa, che gli avrebbero intimato di dar loro del denaro. Di fronte al rifiuto, il giovane sarebbe stato schiaffeggiato, prima di scappare.