Prima l'escussione in forma protetta, in Questura, dei due figli minori, supportati da una psicologa, poi quella, in Tribunale, al riparo di un separè, della mamma. Sono i due momenti dell'incidente probatorio, fissato dinanzi al gip Roberto Nuzzo, chiesto dalla Procura, per poter acquisire nel contraddittorio tra le parti le dichiarazioni delle presunte vittime, nell'inchiesta a carico di G. C., un 44enne che risiede in un centro non distante da Benevento, chiamato in causa per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, dall'ottobre 2023, e lesioni aggravate (11 maggio 20249, che gli sono costate l'allontanamento dall'abitazione.
All'uomo, difeso dall'avvocato Gerardo Giorgione, sono contestate le condotte violente che avrebbe mantenuto, sotto l'effetto dell'alcol,, nei confronti della coniuge e dei due ragazzi, assistiti dall'avvocato Annamaria Soreca.
Lei, in una occasione, sarebbe stata picchiata e spinta: avrebbe per questo battuto la testa e sarebbe stata costretta a far ricorso alle cure dei medici. Un quadro condito da più liti, che sarebbe stato confermato duante l'incidente probatorio, al termine del quale gli atti sono stati trasmessi al Pm.