Anziani maltrattati, misura cautelare per quattro operatori socio sanitari

Cerreto. I quattro indagati non possono avvicinarsi alla struttura per anziani non autosufficienti

anziani maltrattati misura cautelare per quattro operatori socio sanitari
Benevento.  

Sono ritenuti gravemente indiziati del reato di maltrattamenti aggravati ai danni degli anziani ospiti presso una Casa Albergo per Anziani e Comunità Tutelare per persone non autosufficienti con sede nel comune di Cerreto Sannita.

Si tratta di quattro operatori socio-sanitari (OSS), tutti residenti nella Valle Telesina, destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare del divieto di dimora nel comune di Cerreto Sannita, "con limitazione territoriale circoscritta all’area interdetta del luogo di lavoro"

Misura emessa dal Gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura nell'ambito delle indagini avviate a gennaio scorso condotte dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita e della Tenenza della Guardia di Finanza di Solopaca.

Secondo l'accusa gli indagati avrebbero maltrattato gli anziani ospiti della struttura percuotendoli con schiaffi, calci e tirate di capelli e schernendoli.

“Le violenze – spiega in una nota il procuratore capo Aldo Policastro - sono avvenute nei confronti di soggetti non autosufficienti e con disabilità riconosciuta (ex art. 3 Legge 104/92). Inoltre, le citate condotte si sono verificate anche alla presenza di altri anziani ospiti della residenza incutendo in loro un profondo timore per la loro incolumità e creando un clima di vessazione e sopraffazione.

Le indagini hanno consentito, anche attraverso attività tecniche, di identificare i quattro operatori Socio Sanitari raggiunti dal provvedimento. Molteplici sono gli elementi gravemente indiziari a carico dei predetti, acquisiti attraverso segnalazioni, sommarie informazioni rese da persone informate dei fatti e da alcuni anziani ospiti, intercettazioni telefoniche e inequivocabili immagini tratte dalle intercettazioni ambientali audiovideo, registrate all’interno della struttura”.Gli indagati sono difesi dall'avvocato Massimo Pezzullo.