AGGIORNAMENTO 29 AGOSTO
Confermata dal gip Pietro Vinetti, dopo l'interrogatorio di garanzia, la custodia cautelare ai domiciliari, con l'applicazione del braccialetto elettronico, per il 31enne di Apice arrestato lunedì dai carabinieri. Il giovane è difeso dall'avvocato Fabio Ficedolo.
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Custodia cautelare ai domiciliari e applicazione del braccialetto elettronico. E' la misura disposta dal gip Pietro Vinetti, su richiesta del pm Giulio Barbato, per il 31enne di Apice al quale una decina di giorni fa era stata sequestrata una pistola calibro 38 special.
Come si ricorderà, l'arma era stata rinvenuta dai carabinieri durante una perquisizione dell'abitazione del giovane: era nascosta in un armadietto sul pianerottolo. Oggi l'esecuzione del provvedimento a carico del giovane, difeso dall'avvocato Fabio Ficedolo.
L'attività d’indagine era nata dopo l’esplosione di un colpo di arma da fuoco, nella notte tre il 15 ed il 16 agosto che aveva mandato in frantumi il finestrino della portiera lato guida, danneggiando anche quello opposto, , dell'auto di un 39enne che l'aveva lasciata in sosta. Da qui la perquisizione e ora l'arresto. Secondo gli inquirenti,
tutto sarebbe riconducibile all’ostilità manifestata dall'indagato nei confronti del 39enne, ai suoi occhi 'colpevole' reo di aver difeso la sua ex compagna, in occasione di eventi violenti avvenuti dopo la fine del rapporto sentimentale.