Ha risposto alle domande del gip Loredana Camerlengo, dinanzi al quale è comparso questa mattina per l'udienza di convalida dell'arresto operato dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio.
Assistito dagli avvocati Grazia Lungo e Antonio Panarese, Raffaele I., 50 anni, finito ai domiciliari per ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni, ha offerto la sua ricostruzione. Spiegando, innanzitutto, che lui abita a Guardia Sanframondi e non in quella casa a Sant'Agata dei Goti nella quale viveva, fino a marzo, quando è deceduto, suo padre.
Un'abitazione di famiglia della quale è uno degli eredi, dove, avvolto in una coperta sistemata su una mensola in un deposito di attrezzi agricoli, era stato rinvenuto un fucile (con relative cartucce) rubato in provincia di Caserta nel dicembre 2014. Un'arma di cui il 50enne ha sostenuto di ignorare l'esistenza.
Nel pomeriggio (aggiornamento ore 16.30) la decisione del giudice, che, come chiesto dal pm Marilia Capitanio, ha disposto per l'indagato la custodia cautelare ai domiciliari.