Il dramma di Ida, 29 anni, mamma di un bimbo, morta sei anni e mezzo fa

Benevento. Alla donna, diabetica, era stato impiantato un micro infusore di insulina

il dramma di ida 29 anni mamma di un bimbo morta sei anni e mezzo fa

Tre richieste di archiviazione della Procura sull'inchiesta a carico di un medico del San Pio e di un tecnico dell'azienda produttrice del dispositivo.

Benevento.  

Il Pm ha chiesto altri sei mesi per completare l'attività investigativa con gli accertamenti che mancano, l'avvocato Achille Cocco, per la parte offesa, si è detto d'accordo, ma su un termine più breve, mentre la difesa, rappresentata dall'avvocato Vincenzo Montanino, ha insistito per l'archiviazione, peraltro proposta dalla stessa Procura. Si è chiusa così la camera di consiglio dinanzi al gip Vincenzo Landolfi, che ora dovrà decidere il destino dell'inchiesta su un medico del San Pio ed un tecnico di un'azienda chiamati in causa per la morte di Ida, 29 anni, di Casalbore, avvenuta il 20 gennaio 2018.

Sono trascorsi, dunque, sei anni e mezzo dal dramma che si era portato via la donna, mamma di un bimbo, affetta dal diabete. Ecco perchè qualche giorno prima del decesso le era stato applicato in ospedale un microinfusore di insulina, un dispositivo che eroga la quantità programmata dell'ormone, senza ricorrere all'iniezione.

La denuncia del marito aveva dato il là all'indagine, la vittima era stata sottoposta ad autopsia dal medico legale, che aveva concluso per un'aritmia scatenata da una ipoglicemia dovuta verosimilmente ad una serie di somministrazioni di insulina da parte di Ida, che, dunque, non avrebbe usato correttamente il microinfusore. Argomentazioni contrastate dalla parte offesa, che aveva detto no a due richieste di archiviazione avanzate dalla Procura.

Il Pm aveva poi ordinato gli accertamenti sul microinfusore, non eseguiti per la mancata individuazione di un tecnico capace, affiancando il consulente nominato dal Pm, di conservare i dati al momento della riattivazione del dispositivo.

A seguire, la terza richiesta di archiviazione e l'inevitabile appuntamento di questa mattina dinanzi al Gip, nel corso del quale, come detto, il Pm ha chiesto altri sei mesi per portare a termine gli accertamenti.