Inizierà il 17 ottobre, se non ci sarà il ricorso a riti alternativi, il giudizio immediato fissato dal gip Pietro Vinetti, su richiesta del pm Patrizia Filomena Rosa, a carico di Roberto Fallarino (avvocato Antonio Leone), 33 anni, di Benevento, che ad aprile era finito in carcere iin una inchiesta antidroga dei carabinieri. Il giovane era sttao colpito da una ordinanza di custodia cautelare su fatti che si sarebbero svolti tra febbraio, luglio ed agosto 2023, relativi ad una presunta attività di detenzione e cessione di cocaina, crack ed hashish.
Ad innescare l'attività investigativa dei militari era stato, nel maggio 2023, il controllo di una Opel Astra con a bordo due persone che, fermate, erano state trovate in possesso di sostanza stupefacente, a loro dire acquistata da Fallarino. Da qui prima le intercettazioni telefoniche, poi le immagini fissate da una telecamera piazzata sulla parte posteriore dell'immobile in cui abita il 33enne, che avrebbe agito anche con il lancio di dosi dal suo appartamento.
Un modus soperandi che sarebbe stato confermato a fine agosto 2023, quando era stato arrestato perchè avrebbe gettato lanciato da una finestra della sua casa un involucro, che un acquirente avrebbe raccolto e nascosto negli slip, con due dosi di cocaina e crack, sequestrate, al pari di 4 dosi di hashish trovate nell'auto quando il consumatore era stato bloccato.
Comparso dinanzi al Gip dopo l'arresto, il 33enne si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma aveva rilasciato alcune dichiarazioni spontanee con le quali, dopo aver ribadito di essere un assuntore di stupefacenti, aveva escluso lo spaccio, precisando di non conoscere le persone che gli avevano puntato il dito contro.