"Insegniamo ai nostri figli a rispettare le donne, essenza della vita" - FOTO

“Un calcio alla violenza sulle donne” l'evento in ricordo di Giulia Tramontano di Asl e Procura

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Benevento.  

“Educhiamo i nostri figli a rispettare le persone e in particolare a rispettare le donne che sono l'essenziale della nostra vita”.

Questo l'accorato appello lanciato questo pomeriggio dal direttore generale dell'Asl sannita, Gennaro Volpe durante l'evento organizzato con la Procura di Benevento dal titolo “Un calcio alla violenza sulle donne”- Manifestazione di solidarietà dedicata a Giulia Tramontano contro la violenza di genere e per inculcare ai più giovani il rispetto delle donne, della legalità e un richiamo alle famiglie affinché educhino con valori sani i figli.

Evento con al centro una partita di calcio presso il campo “Cesare Ventura” - adiacente alla Questura -, durante la quale si sono sfidati l'Asl di Benevento e la Procura.

“Anche lo sport e questo tipo di manifestazioni sportive sono utilissime per dare un calcio alla violenza sia in senso figurato che in maniera concreta e sempre in sinergia con tutti gli Enti e le istituzioni” ha rimarcato il procuratore capo Aldo Policastro impegnato da sempre con una serie di iniziative proprio per prevenire e contrastare la violenza di genere.

“Ricordiamo oggi Giulia Tramontano ma teniamo accesi i riflettori su un fenomeno che purtroppo continua a mietere vittime” ha poi aggiunto il questore di Benevento Giovanni Trabunella che ha rimarcato: “le azioni di magistratura e forze di Polizia non bastano. Serve estirpare quella sottocultura che si mostra insofferente alla libertà e all'emancipazione della donna”.

Plauso agli organizzatori – l'evento è stato curato da Carlo Piccolo per la Procura e Antonio Troiano per l'ASL dal sindaco di Benevento Clemente Mastella che ha anche rimarcato l'importanza della formazione delle nuove generazioni per combattere la violenza di genere.

Insomma, serve un cambio radicale di rotta e va certamente tracciata in primis dalle famiglie con un'educazione con al centro il rispetto delle persone e in particolare delle donne, poi devono necessariamente entrare in 'campo' la scuola e le istituzioni con la formazione e la prevenzione di determinati fenomeni che purtroppo quotidianamente continuano ad occupare le cronche.