Mio figlio non respirava e rischiava di morire, loro lo hanno salvato

Il ringraziamento del papà di bimbo di 11 mesi a medici e infermieri ospedale di S. Agata dei Goti

mio figlio non respirava e rischiava di morire loro lo hanno salvato
Benevento.  

Ha scritto una lettera al direttore generale del San Pio, Maria Morgante, per ringraziare medici ed operatori dell'ospedale di Sant'Agata dei Goti, “angeli che hanno salvato la vita di mio figlio”, e far riflettere “tutti sull'importanza del presidio ospedaliero”. Protagonista del gesto è un 31enne di Sant'Agata dei Goti, papà di un bimbo di 11 mesi, il cui racconto è drammatico.

Parte un paio di settimane fa quando il piccolo, che soffre della patologia, accusa “ripetute crisi asmatiche”. La situazione non migliora dopo uno spruzzo di un broncodilatatore, il Ventolin, il bimbo “comincia ad assumere un un colore cianotico”, da qui la corsa in ospedale. “E' stato preso immediatamente in carico e sottoposto ad aerosol ed iniezioni di adrenalina, poi, dopo che la “saturazione era arrivata a 40, è stato stabilizzato e ne è stato disposto il trasferimento in elicottero al Santobono, dove è stato evidenziato che il bambino era stato “letteralmente salvato dal personale dell'ospedale santagatese: questione di minuti e sarebbe morto”.

Inevitabile la ”riconoscenza a medici ed infermieri del de Liguori, per la professionalità, l'abnegazione e la rapidità con le quali hanno gestito un caso molto grave”. Che dimostra quanto sia “irrinunciabile avere un pronto soccorso pienamente funzionante sul territorio”. La lista dei ringraziamenti include medici, infermieri, operatori socio-sanitari e la guardia giurata: la “loro azione tempestiva e competente è stato il primo anello della catena che ha portato mio figlio ad arrivare al Santobono. Facciamo in modo che a tutti venga data la apossibilità di salvarsi, come è accaduto a mio figlio”.