Tutte assolte le undici persone coinvolte in una inchiesta sui lavori alla discarica di Carife, un centro in provincia di Avellino. Le accuse a vario titolo: abuso d'ufficio, falso, disastro ambientale, violazioni edilizie.
Oggi pomeriggio la sentenza del Tribunale (presidente Pezza, a latere Murgo e Perrotta), che ha assolto da sei capi di imputazione, perchè il fatto non sussiste, Donato Addona (avvocato Roberto Prozzo), di Pontelandolfo, progettista e direttore dei lavori, Silvestro Aquino (avvocato Raffaele Tecce), di Avellino, Carlo Giardino (avvocato Enzapaola Catalano), di Ariano Irpino, componenti la commissione di gara, Gerardo Cipriano (avvocato Salvatore Rosania), di Torella dei Lombardi, geologo e co-progettista, Umberto D'Amelio (avvocato Filippo Liguori), di Napoli, amministratore unico della 'Ecotech', Pietro Famiglietti (avvocato Maurizio Mastrogiovanni), di Castel Baronia, amministratore unico della 'Famiglietti Group', Felice Antonio Garofalo (avvocato Vincenzo Corazzelli), di Sant'Angelo dei Lombardi, responsabile di P.O., Pasquale Giordano (avvocato Elvira Spagnuolo), di Saviano, legale rappresentante della 'Fratelli Giardino' , Ivano Siciliano (avvocato Corazzelli), di Sant'Angelo dei Lombardi, tecnico regionale, Gaetano Innammorato (avvocato Domenico Carchia), di Carife, Rocco Zizza (Francesco Lodise), di Carife, responsabili in epoche diverse dell'Ufficio tecnico comunale di Carife, il primo anche presidente della commissione di gara.
Per sei imputati – Addona, D'Amelio, Famiglietti, Giordano, Innammorato e Zizza – è stato dichiarata l'intervenuta prescrizione di altri sei addebiti, mentre Zizza è stato assolto, perchè il fatto non costituisce reato, da un'altra accusa.
Nel mirino degli inquirenti la gara di appalto per i lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica comunale alla località Fontanelle, dell'importo di 1 milione e 800mila euro, e le modalità di esecuzione dell'intervento.
