Accise non pagate su alcol estero, sequestro per titolare azienda vitivinicola

'Sigilli' a750mila euro, provvedimento per 43enne di S. Lorenzello e un 56enne di Sondrio

accise non pagate su alcol estero sequestro per titolare azienda vitivinicola
Benevento.  

E' una storia i cui prodromi risalgono all'aprile 2021, al centro di una indagine che ora è stata scandita da un sequestro preventivo di oltre 750mila euro disposto dal gip Maria Di Carlo, che ha invece respinto la richiesta della Procura di applicazione anche di misure cautelari personali, a carico di Luigi Rubano (avvocati Fabio Russo e Daniele Bonavita), 40 anni, di San Lorenzello, titolare di un'azienda vitivinicola, e di Artur Lech (avvocato Stanislao Lucarelli), 56 anni, nazionalità polacca, residente a Sondrio, che, secondo gli inquirenti, avrebbero collaborato dal 2020.

Per entrambi l'ipotesi di reato di sottrazione di alcol etilico all’accertamento e al pagamento delle accise dovute, contestata in una inchiesta della guardia di finanza nata oltre anni fa, quando i militari avevano rinvenuto in un casolare, a Faicchio, alcune persone che stavano caricando su un autocarro pedane con cubi da 1.000 litri contenenti alcol etilico, ovviamente sequestrati al pari di prodotti chimicic per la decolorazione e strumenti per il travaso.

Le successive attività investigative, con “intercettazioni telefoniche ed, analisi dei dispositivi informatici e telematici in uso”- si legge in una nota del procuratore Aldo çolicastro- avrebbe consentito di “disvelare un diffuso fenomeno di introduzione illegale in Italia di alcol etilico da paesi esteri; in particolare, veniva accertato che il prodotto proveniva da paesi dell’Est Europa, opportunamente additivato, e, giunto in Italia, veniva sottoposto a processi di decolorazione e confezionamento presso laboratori specificamente allestiti, per poi essere reimmesso in circolazione con elusione dei controlli previsti in materia di alcole e bevande alcoliche”.

Vjene ricordato che nel corso delle indagini, a febbraio 2022 era stata “monitorata la consegna di alcol etilico di contrabbando fino al porto di Brindisi, con pagamento del corrispettivo in contanti, parte del quale, pari ad euro 37.100,00, veniva trovato nella disponibilità delle persone che avevano scortato il prodotto e sottoposto a sequestro da militari della Tenenza di Mola di Bari”. A marzo, invece, i finanzieri di Solopaca “effettuavano un ulteriore sequestro di circa 20.000 litri di alcol etilico privo di adeguata documentazione fiscale di accompagnamento a Pagani (SA), dopo averne monitorato il prelievo, mediante un autocarro, dall’interno di un capannone ubicato, stavolta, in Paupisi”.

A distanza di alcune settimane, gli stessi militari “intervenivano anche all’interno di tale capannone industriale di Paupisi, sequestrando altri 7.000 litri circa di alcol etilico di contrabbando, oltre, anche in questo caso, a prodotti chimici per la decolorazione e strumenti per il filtraggio del liquido”.

All’esito di specifici esami, inoltre, “il liquido sequestrato nelle operazioni di Pagani e Paupisi conteneva anche tracce di alcool ter-butilico, sostanza autorizzata per la denaturazione dell’alcol etilico destinato alla fabbricazione di profumerie e prodotti cosmetici e, dunque, nociva in caso di consumo alimentare".

La Procura sottolinea che, oltre al sequestro , sono stati eseguiti “decreti di perquisizione nelle province di Avellino, Foggia, Lecce e Brindisi" nei confronti di altri dieci indagati, "alcuni dei quali titolari di imprese operanti nel settore del commercio all’ingrosso di alimenti e bevande, al fine di acquisire ulteriori elementi utili alla ricostruzione della vicenda”.