Bomba carta. Il Pd: «Mobilitiamoci contro l'illegalità»

Ruggiero: « Insieme alle istituzioni ecclesiali, scolastiche ed associative grideremo il nostro si alla cultura della legalità senza bandiere e al di là delle appartenenze»

Airola.  

Una bomba dinanzi al portone dell'abitazione di un vigile urbano, di un servitore dello Stato, non è cosa di poco conto. Ad Airola questo ultimo accadimento è stato avvertito come un vero e proprio schiaffo alla città. Ed è per questo che si pensa ad una mobilitazione generale contro la criminalità. A farsi promotore di questa iniziativa è il locale circolo del Partito democratico. “Questo ennesimo atto intimidatorio ci sconvolge – ha scritto Diego Ruggiero -. È un atto che manifesta una cultura del l'illegalità che non appartiene agli airolani. Abbiamo fiducia nelle Forze dell'ordine e nella loro azione investigativa. Però fate presto a portare chiarezza perché i tavoli non ci bastano più. Facciamo per questo un appello a tutte le istituzioni ecclesiali, scolastiche ed associative di Airola a mobilitarci per dire il nostro si alla cultura della legalità senza bandiere e al di là delle appartenenze, perchè la lotta all'illegalità è di tutti”. Chiaro e deciso il messaggio dei democratici airolani. Un messaggio che trova forza anche nelle parole del parroco del paese, padre Pasquale. Ieri ad Ottopagine, il sacerdote ha addirittura invitato tutti i cittadini ad uscire allo scoperto: “Chi sa deve parlare”. Un modo per dire che la guerra alla criminalità si vince tutti insieme e con il contributo di tutti, al di là naturalmente dell'attività investigativa da parte delle forze dell'ordine.  Airola, dunque, proprio non ci sta ad essere identificato come un territorio di criminalità. La reazione, dopo mesi di incendi di auto, e dopo quest'ultimo grave episodio sta partendo dal basso: dai cittadini e da tutte le forze sociali e politiche. 

di Pietro Palazzo