Droga e stalking, una 47enne torna in libertà

Benevento. Le decisioni per Cristina Boffa

droga e stalking una 47enne torna in liberta
Benevento.  

AGGIORNAMENTO 19 NOVEMBRE

Rimessa in libertà- era ai domiciliari - per il capitolo relativo alla droga, l'obbligo di firma, al posto del divieto di dimora, per l'addebito di stalking. Sono le decsioni adottate per Crisitina Boffa (avvocati Gerardo Giorgione e Simona Voso), 47 anni, di Benevento.

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AGGIORNAMENTO 10 SETTEMBRE

Rimesso in libertà dal gip Pietro Vinetti, che ha accolto la richiesta della difesa, con l'obbligo di firma, Mattia Fusco (avvocato Massimiliano Cornacchione), 20 anni, che a maggio era finito ai domiciliari, con altre tre persone, tutte di Benevento, in una inchiesta su alcune rapine, consumate e tentate.

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Sono tutte finite agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico ordinati dal gip Vincenzo Landolfi in una indagine del pm Flavia Felaco e dei carabinieri della Compagnia. Rapina, tentata rapina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: sono le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, a Mattia Fusco, 20 anni, Franco Silvino, 49 anni, Cristina Boffa, 47 anni, e Angelo Fallarino, 56 anni, di Benevento.

In particolare, a Fusco viene contestata una rapina messa a segno lo scorso 4 gennaio ai danni di una 33enne: volto coperto parzialmente da un foulard, l'avrebbe minacciata con una pistola e si sarebbe fatto consegnare 30 euro e tre carte bancomat, fuggendo poi con un'auto. 

Il giorno dopo la stessa sorte era capitata ad un'altra malcapitata - una 21enne- che nel parcheggio del centro commerciale 'I Sanniti' si era vista puntare una pistola alla tempia, ma in questo caso l'assalto era fallito di fronte alla reazione della ragazza, che aveva dichiarato di non avere nulla da dare. Sarebbe stata una delle vittime ad identificare fotograficamente il 20enne, che aveva già notato nel centro storico di Benevento.

Lo stesso Fusco, in concorso con altre tre persone indagate a piede libero, è stato chiamato in causa per un'altra tentata rapina avvenuta il 10 febbraio. Quando, usando un coltello, nel mirino dovevano finire più escort straniere al rione Triggio, raggiunto a bordo di una Fiat Grande Punto. Secondo gli inquirenti, il piano sarebbe però saltato per la presenza di uomini dinanzi alle abitazioni delle prostitute da 'visitare'.

L'inchiesta, corroborata dalle intercettazioni nella Punto, avrebbe poi fatto emergere il capitolo della droga, che riguarda invece Silvino, Boffa e Fallarino. E' relativo alla presunta cessione, fino allo scorso marzo, di dosi di crack ed eroina in cambio di denaro; per Silvino, in un caso, servendosi di un minore per la consegna.

Un quadro che aveva indotto il pm Flavia Felaco a proporre la custodia cautelare in carcere per i quattro arrestati, spediti invece agli arresti in casa. Fusco è difeso dall'avvocato Massimiliano Cornacchione, gli altri tre (per Boffa con l'avvocato Simona Voso) dall'avvocato Gerardo Giorgione.

Nessuna misura, per l'insussistenza dei gravi indizi, per M.M. 22 anni, G.L., 47 anni, e S. B., 44 anni., assistiti, tra gli altri, dall'avvocato Antonio Leone.

Fusco è difeso dall'avvocato Massimiliano Cornacchione, gli altri tre (per Boffa con l'avvocato Simona Voso) dall'avvocato Gerardo Giorgione.