Microcellulari nell'ano, sim card intestate a chiunque: assolti 16 detenuti

Ospiti nel 2020 del carcere di Benevento. 2) Furto: assolti, prosciolti e una condanna

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Benevento.  

Cinque calabresi, tre baresi ed altrettanti napoletani, il resto casertani, siciliani, beneventani ed avellinesi. In tutto sedici persone ospiti del carcere di contrada Capodimonte, oggi assolte dall'accusa di ricettazione, perchè il fatto non sussiste. Era stata contestata a tutti per fatti che si erano verificati nel luglio 2020 nella casa circondariale di Benevento, dove erano stati scoperti microcellulari utilizzati per comunicare con l'esterno.

Un fenomeno già non nuovo all'epoca, che continua a manifestarsi ancora nelle strutture detentive, spesso con modalità 'innovative'. Attenzione puntata su telefonini introdotti dall'esterno- una modalità diventata reato nell'ottobre 2020 - e poi nascosti da alcuni imputati nell'ano. Apparecchi dotati di sim card che la polizia penitenziaria aveva sequestrato circa quattro anni fa, intestate fittiziamente a cittadini di nazionalità russa, iraniana, bielorussa, bengalese ed anche italiana. Un reato presupposto, la sostituzione di persona per l'acquisto delle stesse card, che non è stato però provato.

Oggi la discussione e la sentenza, che ha accolto le conclusioni, tra gli altri, degli avvocati Luca Russo, Vincenzo Altieri, Gerardo Giorgione, Carmine Lombardi, Raimondo Paolo, Michele Cerminara, Pasquale Giulitto, Lucio Canzoniere, Santo Iaria, Daniele Pasquale Delle Femmine, Antonella Regine,Annamaria Ferriero, Giovanni Conti, Antonio Lisi.

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FURTO CATALIZZATORE AUTO: ASSOLUZIONI, PROSCIOGLIMENTI E UNA CONDANNA

Assoluzioni, proscioglimenti e una condanna al termine del processo a carico di un 23enne ed una 21enne di Paolisi, un 22enne di Bonea ed un 27enne di Rotondi. A tutti era contestata l'accusa di furto in concorso di un catalizzatore montato su un'Alfa Romeo che il proprietario aveva lasciato in sosta a Montesarchio.

Era il 12aprile 2022: per tre imputati, giudicati con rito abbreviato, è arrivata l'assoluzione per tardività della querela, per il quarto il non luogo a procedere per lo stesso motivo. Sei mesi, invece, al 27enne di Rotondi, per il porto di attrezzi per lo scasso.

Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Stefano Melisi e Mario Cecere.