Quel giorno le aveva combinate davvero di tutti i colori. Era la mattina del 30 luglio 2023 quando, si era accanito contro un Fiat Doblò parcheggiato in strada. Armato di martello, ne aveva sfondato il lunotto posteriore ed i finestrini . E quando si era accorto che il proprietario della macchina lo stava osservando da una finestra, lo aveva minacciato. “Scendi giù che faccio vedere che ti faccio... ti faccio vedere chi sono io”, gli aveva urlato.
Comprensibilmente spaventato, il malcapitato aveva chiesto l'intervento dei carabinieri, il cui arrivo non aveva però indotto l'uomo a desistere dai suoi comportamenti. Aveva infatti afferrato uno di loro per il collo e lo aveva bloccato con le braccia all'altezza delle spalle, mentre lui ed un suo collega cercavano di immobilizzarlo. “Marescià, che dobbiamo fare questa mattina...”, aveva detto ai militari, uno dei quali aveva riportato lesioni giudicate guaribili in quindici giorni.
Protagonista della vicenda è un 50enne che risiede in un centro della provincia di Avellino che ricade nel circondario del Tribunale di Benevento. Difeso dall'avvocato Diego Cavalieri, da anni è in cura per un disturbo della personalità bordeline con manie depressive che spiega, probabilmente, quelle condotte, al centro di una inchiesta nella quale la Procura ha chiesto ed ottenuto dal gip Maria Di Carlo la fissazioe di un incidente probatorio.
Si è tenuto questa mattina ed è servito ad affidare al dottore Paolo Cavalli l'incarico di procedere ad una perizia psichiatrica sul 50enne, indagato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento, minaccia e porto di oggetti atti ad offendere.