E' sembrato di rivivere la precedente udienza. Perchè anche questa mattina, come allora, il refrain è stato lo stesso: a gestire le procedure è un sistema informatico che sforna domande a caso, tra le migliaia pubblicate un mese prima su un sito, sia per la prova scritta, sia per quella orale, quando a rispondere sono candidati di cui non si conoscono le generalità perchè identificati con un codice.
Parola di due generali dei carabinieri e della guardia di finanza, di un dirigente generale della polizia e di un ingegnere e una funzionaria del ministero dell'Interno, ascoltati questa mattina, indicati dalle difese come presidenti e commissari di esame, nel giudizio abbreviato a carico di quattro dei cinque imputati nel processo nato dall'inchiesta del pm Francesco Sansobrino e della guardia di finanza sui concorsi per l'accesso alle forze dell'ordine.
L'elenco include il viceprefetto Claudio Balletta (avvocato Bruno Naso), 69 anni, di Roma, del Dipartimento dei vigili del fuoco, i Giuseppe Sparaneo (avvocato Domenico Chindamo), 55 anni, funzionario dei vigili del fuoco di Benevento, Antonio De Matteo (avvocato Antonio Leone),72 anni, di Benevento, funzionario in pensione dei vigili del fuoco, e Vito Russo (avvocato Vincenzo Sguera), 42 anni, di Benevento, carabiniere in forza a Roma. Stralciata invece la posizione di un quinto imputato, a giudizio dinanzi al secondo collegio del Tribunale.
Associazione per delinquere (contestata a Balletta, De Matteo e Sparaneo) e corruzione le accuse, attenzione puntata su un presunto giro di denaro per le selezioni di accesso – anche quelle ancora non pubblicate – a vigili del fuoco, finanza, polizia e carabinieri.
Attenzione puntata sulle pen drive con i quiz per i concorsi che sarebbero state consegnate ad oltre 100 candidati o loro familiari dal settembre 2019 al marzo 2020 in cambio, da ciascuna di loro, di 2mila euro.
113 i presunti beneficiari, il 26 giugno l'udienza preliminare. Il 28 maggio sono in programma la requisitoria del Pm, che sarà preceduta dalla deposizione del questore di Salerno chiesta dall'avvocato Leone, e gli interventi dei legali delle parti civili: gli avvocati Giuseppe Di Sirio (per i ministeri dell'Interno e della Difesa) e Carlo Matarazzo ( per il Conapo, un sindacato dei vigili del fuoco), a luglgio le arringhe difensive.