A distanza di alcuni giorni, ecco la replica del Consiglio dell'Ordine degli avvocati al presidente del tribunale, Marilisa Rinaldi. La firma il presidente Stefania Pavone, che scrive: "Gentilissima Presidente, il deliberato da Lei riscontrato non è mosso da alcun intento o alcuna pulsione polemica e, nel confermare il rispetto per la Magistratura, si chiede lo stesso rispetto, non solo formale ma anche sostanziale, per la categoria che mi pregio di rappresentare ed una maggiore “sensibilità” sui temi sollevati. Ad ogni buon conto l'assunto deliberativo non può e non deve segnare un cambio di toni nei rapporti tra Istituzioni in quanto l’Avvocatura ha sempre agito con spirito collaborativo e costruttivo".
Pavone sottolinea che "Il Consiglio dell'Ordine ha rappresentato le criticità oggetto delle doglianze pervenute dai Colleghi del Foro, in particolare i ritardi relativi all’avvio del procedimento ed al primo provvedimento del Magistrato oltre che sulle liquidazioni non in linea con il DM 147/2022. Nessun dubbio che il Suo Ufficio abbia attivato un costante monitoraggio dei tempi per l’emissione dei provvedimenti nel rispetto degli obiettivi di legge e del PNRR, purtuttavia, quanto segnalato trova riscontro nei registri telematici fino al 29.01.2024".
Quanto poi ai ritardi dell’Ufficio del Giudice di Pace, "gli stessi sono sotto gli occhi di
tutti: noi siamo pronti anche ad assumere iniziative ove non pervengano risposte positive alla
carenza di organico (vedi caso Prato). La Sezione Lavoro, invece, segna numeri diversi, con sopravvenuti superiori alle pendenze e definizioni superiore ai sopravvenuti: questo ad onore della Sezione segna un dato positivo incontrovertibile".
E ancora "Gli Avvocati e i Magistrati, soprattutto alla luce delle riforme in atto, sono chiamati ad
una sfida: nulla è perfetto ma tutto è migliorabile se vi è buona volontà a risolvere le questioni e
poter sperare nel futuro. Alla luce di quanto innanzi, il Consiglio propone, mio tramite, proprio per quel
richiamato e sentito e sempre coltivato rapporto di collaborazione, la costituzione di un tavolo
tecnico permanente per un confronto costruttivo".