Tutte rinviate a giudizio dal gup Roberto Nuzzo, come chiesto dal pm Maria Colucci, le sei persone coinvolte nell'inchiesta sulla morte di Tommaso De Luca, il 58enne operaio di Afragola, padre di quattro figli,Fa che il 3 febbraio del 2020 aveva perso la vita in un incidente sul lavoro accaduto all'interno della stazione ferroviaria di Benevento.
Dovranno affrontare il processo, che partirà il 2 ottobre, Marco Cerullo (avvocato Paolo Carrara), 63 anni, funzionario presso il Centro produzione territoriale di Rete ferroviaria italiana di Napoli, Luigi Tamantini (avvocato Angelo Pignatelli), 48 anni, consulente esterno di Rfi, Vincenzo Tucci (avvocato Angelo Leone), 58 anni, della «Cm costruzioni» rappresentante di una delle imprese capogruppo che aveva partecipato all’appalto dei lavori, Mario Filosa (avvocato Michele Riggi), 73 anni, rappresentante dell’impresa «Macfer», esecutrice dei lavori, Emilio Russo (avvocato Angelo Russo), 67 anni, della ditta «Rem srl», l'impresa che li aveva in subappalto, della quale De Luca era dipendente come Pasquale Moccia (avvocato Giuliano Russo), 61 anni, di Cardito.
Il dramma, al centro di un'indagine della polizia ferroviaria, si era verificato in un cantiere aperto a ridosso dei binari, confinante con via Mura della Caccia, nel quale era in corso la costruzione di un edificio destinato ai nuovi Uffici Movimento della stazione centrale. Per cause da accertare, l'operaio era caduto dalla struttura: un volo di quattro metri che non gli aveva dato scampo, rendendo inutili, purtroppo, i soccorsi.
Parti civili i familiari della vittima, assistiti dall'avvocato Cataldo Maria Fornari, l'Anmil e la Cgil, rappresentate dagli avvocati Massimiliano Gabrielli ed Alessandra Arfè, sostituiti dal collega Giovanni De Blasio.