"Toner falsi ad Arma e Moscati", Aversano lascia il carcere: arresti in casa

Benevento. La decisione del Gip di Torino dopo l'interrogatorio del 44enne

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Benevento.  

Ha lasciato il carcere, nel quale era entrato alcuni giorni fa, ed ora è ai domiciliari, Carmine Aversano 44 anni, di Benevento, arrestato dai carabinieri in una inchiesta della Procura di Torino per associazione per delinquere, truffa, turbativa d'asta, frode nelle pubbliche forniture e contraffazione.

E' quanto deciso dal Gip piemontese – il Pm aveva espresso parere contrario- dopo la richiesta avanzata dall'avvocato Antonio Leone al termine dell'interrogatori di garanzia che si era svolto per rogatoria dinanzi al giudice Loredana Camerlengo.

Socio e amministratore di fatto di una società che opera nel settore degli articoli di cartoleria e per ufficio, Aversano è stato chiamato in causa da un'indagine sulla fornitura di 1500 cartucce per toner per stampanti alla Legione carabinieri Piemonte Valle d'Aosta e di altri 800 toner all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino.

Rispondendo alle domande, il 44enne aveva sostenuto di aver venduto quei prodotti così come li avrebbe acquistati da un fornitore straniero. Nel caso del Moscati, aveva aggiunto che si trattava di prodotti originali fino al luglio dello scorso anno, e poi, dopo aver subito una perquisizione, rigenerati, così come comunicato con una mail. Aveva inoltre definito il contenuto di una serie di conversazioni intercettate, precisando, infine, di aver già fatto da mesi un deposito cauzionale di 118mila euro per la fornitura all'Arma, e di non aver partecipato ad alcuna gara, perchè quelle presentate erano, come da richiesta, soltanto dei preventivi.