Aversano: ho dato all'Arma toner così come comprati da un fornitore straniero

Benevento. Interrogato in carcere, per oltre due ore, il 44ene imprenditore arrestato martedì

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Benevento.  

Due ore abbondanti nelle quali ha ricostruito la sua verità. E' rimasto tanto dinanzi al gip Loredana Camerlengo, che lo ha interrogato in carcere per rogatoria del collega di Torino, Carmine Aversano 44 anni, di Benevento, arrestato martedì dai carabinieri - come anticipato da Ottopagine - in una inchiesta della Procura piemontese per associazione per delinquere, truffa, turbativa d'asta, frode nelle pubbliche forniture e contraffazione.

Ipotesi di reato contestate all'uomo, socio e amministratore di fatto di una società che opera nel settore degli articoli di cartoleria e per ufficio, in relazione alla fornitura di 1500 cartucce per toner per stampanti alla Legione carabinieri Piemonte - Valle d'Aosta e di altri 800 toner all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino.

Difeso dall'avvocato Antonio Leone, Aversano, supportato da una serie di documenti, ha sostenuto di aver venduto quei prodotti così come li avrebbe acquistati da un fornitore straniero. Nel caso del Moscati, ha aggiunto che si trattava di prodotti originali fino al luglio dello scorso anno, e poi, dopo aver subito una perquisizione, rigenerati, così come comunicato con una mail.

Ha inoltre definito il contenuto di una serie di conversazioni intercettate, precisando, infine, di aver già fatto da mesi un deposito cauzionale di 118mila euro per la fornitura all'Arma, e di non aver partecipato ad alcuna gara, perchè quelle presentate erano, come da richiesta, soltanto dei preventivi. Ed i suoi erano quelli economicamente migliori.