E anche questo Capodanno, evocando una delle battute cinematografiche più famose, ce lo siamo tolto, o quasi, dalle scatole. Ancora uno sforzo, poi la vita tornerà quella di sempre. La glicemia scenderà ai valori normali dopo l'abbuffata di parole mielose e zuccherine di questi giorni, ricomincerà la 'battaglia quotidiana'. Per una manciata di ore abbiamo pensato di mettere da parte, relegandoli nel cantuccio dell'indifferenza, i problemi con i quali siamo costantemente costretti a fare i conti.
Non c'è nulla di male, a patto di non credere che esista solo il nostro piccolissimo mondo. Chissà se le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, una delle pochissime figure di cui si può andare fieri per cultura, autorevolezza e compostezza, saranno servite, anche solo per un attimo, magari mentre stavamo addentando una leccornia, a richiamare la nostra attenzione su quanto si muove, drammaticamente, attorno a noi, sulla violenza che serpeggia, sui diritti negati.
Questioni irrisolte che il nuovo anno ha ricevuto in eredità dal vecchio, in una sorta di scaricabarile che assegna sempre a chi verrà il compito di risolverle, almeno in parte. La speranza è l'unica arma che abbiamo a disposizione, possiamo lucidarla solo non facendo venire mai meno il nostro impegno nel rispetto dei doveri.
Cosa mi aspetto dal 2024? Se rispondo che mi piacerebbe vincere la lotteria, corro il rischio di essere definito venale e banale? Certo che sì, ma sognare non costa nulla. E non è poco quando la disillusione ha preso da tempo il sopravvento. E' una corazza che va indossata per ripararsi dalle luci abbacinanti delle promesse, dalle chiacchiere vuote e colme di retorica, dai rigurgiti rancorosi spacciati per 'analisi' vergate da quanti non hanno lasciato alcun segno nella storia di una comunità.
Più vado avanti, più mi rendo conto che avrei potuto scribacchiare le stesse cose anche un anno fa. Da allora nulla è cambiato, l'unica novità è il calendario. Avanza inesorabilmente, possibile che tra i tanti 'maghi' che circolano non ce ne sia uno capace di fermarlo, o almeno di rallentarlo?. Nel caso esistesse, per favore informatemi: ne ho un maledetto bisogno. Nel frattempo, buon 2024.