La minaccia di morte, lei lo registra e si rifugia nella caserma dei carabinieri

Benevento. Un 39enne allontanato dalla casa familiare, non potrà dimorare in città

la minaccia di morte lei lo registra e si rifugia nella caserma dei carabinieri

Lui: vittima del sistema

Benevento.  

Dovrà stare lontano almeno 500 metri dall'abitazione familiare e non potrà dimorare a Benevento. E' la misura applicata dal gip Roberto Nuzzo, dopo la convalida dell'arresto, per un 39enne che era stato bloccato dai carabinieri della Stazione di San Leucio del Sannio, finendo ai domiciliari, per maltrattamenti ai danni della compagna.

Difeso dagli avvocati Fabio Russo e Patrizia Pastore, il giovane era stato fermato in flagranza dopo la denuncia della donna, che si era rifugiata presso la caserma dell'Arma, raccontando di essere stata minacciata di morte con parole che aveva registrato con il cellulare. Tranquillizzata dai militari, la malcapitata aveva riferito le condotte violente ed offensive che avrebbe subito sin dall'inizio della relazione, precisando di essere rimasta in silenzio perchè innamorata, anche se si era rivolta ad un centro antiviolenza.

Lui, che non le aveva mai fatto mancare i mezzi di sussistenza, l'avrebbe aggredita anche mentre era in stato di gravidanza, stringendole le mani al collo. Inoltre, le avrebbe impedito di lavorare, probabilmente per gelosia e perchè voleva che facesse la casalinga.

Comparso questa mattina dinanzi al giudice, il 39enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee con le quali, pur ammettando l'esistenza di litigi, ha respinto l'accusa di aver aggredito e minacciato la convivente, affermando di essere una “vittima del sistema”.