La tragedia: "Quella bimba senza mamma e papà: abbiamo il dovere di sostenerla"

Il sindaco Lavorgna, dopo il dramma: "Difficile gestire tragedie simili, ma ne abbiamo il dovere"

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San Lorenzello.  

Sguardi bassi, silenzio, poca voglia di commentare: è una domenica ben diversa dal solito a San Lorenzello, delizioso borgo sotto il Monte Erbano, con scorci e profumi che attraggono i turisti. Ce ne sono anche oggi tra le viuzze del centro storico, ma l'atmosfera non è quella di sempre.

“Sono frastornato: non ricordo una tragedia così grave qui a San Lorenzello”. La voce rotta dall'emozione per il sindaco Antimo Lavorgna, guida della comunità da quasi 10 anni.
E da chi conosce bene la sua comunità il pensiero, dopo quello scontro fatale, va in particolare alla bimba rimasta senza genitori: “Una piccola che è ancora all'asilo: ha perso già la mamma e ora anche il papà. Ho attivato i servizi sociali per stare accanto alla famiglia per fare in modo che non ci sia ulteriore sofferenza per una bambina già provata duramente dalle vicende drammatiche della vita”.
Biagio e Gianpiero erano due bravi ragazzi spiega Lavorgna: “Lavoravano, aiutavano le famiglie, seri e discreti all'interno della nostra comunità...mancano le parole di fronte a una tragedia del genere”.
Un dicembre tragico sulle strade sannite, con cinque vittime in due settimane: “E' pazzesco – dice Lavorgna – un dramma vero e io mi auguro davvero che si possa interrompere: la comunità lauretina ha già dedicato un largo alle vittime della strada, ora dobbiamo annoverare tra queste anche Biagio e Gianpiero. Lo facciamo a malincuore. In una piccola comunità cose del genere non si vorrebbero mai vivere e tantomeno gestire. Purtroppo è successo, è nostro dovere dare sostegno a quella bimba e alle famiglie di quei ragazzi”.