"Tentata concussione", a giudizio l'ex sindaco Carmine Valentino

La decisione del gup Di Carlo per l'ex primo cittadino di Sant'Agata dei Goti

tentata concussione a giudizio l ex sindaco carmine valentino
Benevento.  

Il pm Olimpia Anzalone, dopo aver riqualificato la tentata concussione in tentata induzione a dare o promettere utilità, aveva insistito per il rinvio a giudizio, seguito dall'avvocato Sergio Rando, legale della parte civile. Mentre aveva sollecitato il non luogo a procedere nei confronti del suo assistito, perchè il fatto non sussisste, l'avvocato Marcello D'Auria. Pochi minuti fa la decisione del gup Maria Di Carlo, che ha spedito a processo l'ex sindaco di Sant'Agata dei Goti, Carmine Valentino , 51 anni, accusato anche di turbativa di gara e rivelazione di notizie coperte da segreto.

Si tratta dell'inchiesta del pm Francesco Sansobrino e della Squadra mobile che era sfociata negli arresti domiciliari disposti il 25 settembre del 2021 a carico di Valentino, con una ordinanza che era però stata annullata dal Riesame, che aveva rimesso in libertà l'ex segretario provinciale del Pd.

Secondo gli inquirenti, nel novembre del 2017 l'allora primo cittadino avrebbe fatto pressioni sulla segretaria comunale, membro della commissione giudicatrice della procedura per l'affidamento  in concessione delle attività di supporto alla gestione e alla riscossione ordinaria delle entrate tributarie, nonché l’accertamento e la riscossione coattiva di Tarsu, Tares, Tari, Ici, Imu e Tasi  comunali ed altre entrate patrimoniali del Comune. Obiettivo; fare in modo che la gara venisse aggiudicata alla Sogert - con sede a Grumo Nevano – alla quale sarebbe stato legato “in virtù di cointeressenze economiche e professionali che l'impresa aveva in quel momento con la 'Geset riscossioni', quest'ultima gestita e di proprietà” del cognato.

Addebiti respinti da Valentino durante l'interrogatorio di garanzia e nel corso dell'resame al quale si è sottoposto a giugno, quando aveva ricordato che i rapporti professionali con la segretaria erano iniziati nel 2009 ed andavano al di là del lavoro, con una frequentazione familiare, e non di aver avuto alcun motivo per concuterla e minacciarla, anche per l'assenza di ogni vincolo di subordinazione, dal momento che i segretari comunali dipendono dal Ministero dell'Interno.

Valentino aveva aggiunto che la segretaria era rientrata dalla maternità il 13 novembre del 2017, e che gli avrebbe chiesto garanzie sull continuazione dell'incarico con una nuova giunta. Aveva precisato di non avergliele potuto offrire, ma quando era stato dichiarato il dissesto l'aveva nominata responsabile dell'area finanziaria Infine, aveva sottolineato che quando la società aveva fatto ricorso al Tar per vedersi aggiudicata la gara, il Comune si era costituito in giudizio ed aveva avuto ragione. Oggi la discussione e il suo rinvio a giudizio.