Droga e 'scambio' di colpi pistola per una donna: inchiesta chiusa, 9 indagati

Conclusa l'attività investigativa del pm De Gaudio e della Mobile

droga e scambio di colpi pistola per una donna inchiesta chiusa 9 indagati
Benevento.  

Chiusa l'inchiesta del pm Maria Dolores De Gaudio e della Squadra mobile, in materia di armi e droga, che era rimbalzata all'onore delle cronache ad aprile, quando tre persone erano finite agli arresti domiciliari su ordine del gip Gelsomina Palmieri - Domenico Garofalo (avvocato Grazia Luongo), 42 anni, di Benevento, Ciro Novi (avvocato Gerardo Giorgione), 42 anni, di Roccabascerana, Gianfranco Viglione (avvocato Fabio Tulimiero), 54 anni, di Summonte – ed una all'obbligo di dimora: Angelo Pagnozzi, (avvocato Francesco Pagnozzi) 33 anni, di Pannarano. Garofalo era poi tornato in libertà, per Viglione l'obbligo di firma, per Novi quello di dimora, al quale è rimasto Pagnozzi.

Diverse le ipotesi di reato contestate a vario titolo, a cominciare da quella riguardante i colpi di pistola che Garofalo avrebbe esploso, Il 5 luglio del 2021, prima in aria, poi contro la porta dell'abitazione di un vicino della donna alla quale era stato legato sentimentalmente; un rapporto poi naufragato, una situazione costata al 42enne anche l'addebito di stalking.

L'altra vicenda, datata 6 luglio del 2021,  è invece relativa ai colpi di pistola che sarebbero stati sparati, per reazione, in direzione della cucina della casa di Garofalo; un capitolo per il quale sono stati chiamati in causa Novi, Viglione e Pagnozzi, che sarebbero arrivati nella zona a bordo di una Bmw. Attenzione puntata, poi, da parte della Procura e  degli agenti del vicequestore Flavio Tranquillo, su un giro di stupefacenti che sarebbe emerso durante il lavoro, supportato da intercettazioni telefoniche, sul doppio raid con armi da fuoco.

Nell'ottobre del 2021 erano stati rinvenuti in un rudere lungo la strada provinciale, tra  Roccabascerana e la frazione Terranova di Arpaise,  16 chili di marijuana, sequestrati nell'occasione a carico di ignoti. Punto di partenza di un'attività investigativa che avrebbe consentito, anche attraverso l'escursione degli acquirenti, di ricostruire una serie di cessioni di 'roba'. Hashish, marijuana e cocaina pagate attraverso ricariche  immortalate con una foto inviata agli interessati.

Nell'avviso di conclusione dell'indagine, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, compaiono anche una 51enne di Benevento,un 53enne di Santa Maria  a Vico, una 29enne di Santo Stefano del Sole, un 51enne di Ospedaletto e un 45enne di Circello (risponde solo di favoreggiamento), difesi dagli avvocati Roberto Pulcino, Carmen Gerarda Vetrone ed Ennio Napolillo.