La sua barba incanutita dal tempo lo rendeva riconoscibile ad un chilometro di distanza. Trasudava una sconfinata curiosità, l'amore per la sua terra. Quello che ha accompagnato Enzo Gravina nella sua esistenza. Definirlo fotografo è riduttivo, perchè Enzo è stato molto di più, con la sua passione civile, con la sua voglia di battersi sempre contro tutto ciò che riteneva ingiusto.
L'ho conosciuto tanti anni fa, era un piacere ascoltarlo mentre raccontava le sue esperienze, la genesi di quegli scatti nei quali riusciva sempre a cogliere un particolare che ai suoi occhi non poteva sfuggire. Era il suo lavoro, al quale ha sempre affiancato l'impegno per quotidiani e televisioni, con articoli e trasmissioni nei quali catturava l'attenzione anche dei più distratti. Il suo sorriso era contagioso, smisurata la voglia di imparare e di trasmettere il tesoro di conoscenze che aveva accumulato.
Ora che non c'è più, resta il ricordo di un uomo libero che non ha mai smesso di esserlo. Buon viaggio, Enzo
