Piante marijuana, arrestati e poi liberati: coltivazione per uso personale

Benevento. La decisione del Gip per due fratelli di Castelvenere

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Benevento.  

Erano finiti agli arresti domiciliari nel tardo pomeriggio di ieri, ma il gip Maria Di Carlo, disattendendo la richiesta del Pm, non ha adottato nei loro confronti alcuna misura perchè mancano i gravi indizi. Perchè non sussistono elementi che possano far ritenere che la coltivazione in ambito domestico di quelle piante di marijuana fosse destinata ad un uso diverso da quello personale, sanzionabile con la segnalazione come consumatori.

Ecco perchè sono stati rimessi in libertà Giacomo Jury Ricci, 34 anni, ed il fratello Gian Giuseppe, 23 anni, di Castelvenere, difesi dall'avvocato Marcello D'Auria.

A bloccarli erano stati i carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita, che alla località Bosco Caldaie avevano fermato la Dacia Sendero nella quale si trovano i due giovani: provenivano da un vigneto, erano stati notati mentre caricavano nel bagagliaio della macchina una piantina di cannabis indica.

Altre otto erano state poi rinvenute in un fondo di famiglia su indicazione degli indagati, mentre nella loro abitazione, perquisita, erano stati trovati un'altra pianta, un trasformatore di energia, lampade e materiale fertilizzante. Oltre 3 chili il solo peso delle foglie degli arbusti sequestrati.

Da qui l'arresto, che il giudice ha convalidato, restituendo poi alla libertà i due fratelli, “difettando prove della prevedibile produzione di un rilevante quantitativo di sostanza drogante, dell'inserimento dell'attività dei prevenuti in una rete di possibili acquirenti” della marijuana, il prodotto della coltivazione.

(foto di repertorio)