( con Alessandro Fallarino)
Padre e figlio. Li hanno trovati entrambi senza vita. Centrati da colpi di pistola. Il genitore era in un capanno, l'altro dinanzi alla porta di casa, distante pochi metri. Il dramma si è consumato questo pomeriggio a San Marco dei Cavoti, alla contrada Catapano: una zona di campagna nei pressi del nuovo svincolo della Fortorina.
L'allarme ha convogliato sul posto il 118 ed i carabinieri, ma per i due uomini non c'era nulla da fare. Avviate le indagini: secondo una prima ricostruzione, il papà - Franco De Corso, un camionista in pensione, settantatre anni-, sarebbe stato colpito ad una tempia, il figlio - Alessandro, un trentanovenne - tra torace e addome e alla testa.
Tra le ipotesi degli inquirenti quella di un omicidio - suicidio: i due avrebbero litigato, il settantreenne avrebbe fatto fuoco contro il figlio e poi, dopo essersi seduto a terra, appoggiandosi ad una catasta di legna, si sarebbe tolto la vita con una pistola - una 9x21- che è stata rinvenuta nei pressi.
Sul posto il pm Maria Gabriella Di Lauro e i medici legali Emilio D'Oro e Umberto De Gennaro per il sopralluogo e l'ispezione esterna delle salme, successivamente trasportate presso l'obitorio del San Pio, dove nei prossimi giorni saranno sottoposte ad autopsia.
Quando la terribile notizia si è diffusa, è stato enorme lo sconcerto a San Marco dei Cavoti. Sotto choc la comunità, nessuna voglia di parlare.
Non è la prima volta, purtroppo, che nella nostra provincia si verificano tragedie come quella di San Marco dei Cavoti. Negli archivi di cronaca figurano altri casi simili che rimandano a scelte disperate, scatenate dalle più diverse motivazioni.