Arriverà il 10 luglio – l'udienza odierna è slittata per la mancata notifica ad uno dei difensori - la decisione del Gup sulla richiesta di rito abbreviato, succesiva alla fissazione del giudizio immediato, per Giuseppe Maglione (avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio), 25 anni, di Montesarchio, arrestato dai carabinieri l'8 dicembre del 2022 per il tentato omicidio di Emilio A., all'epoca 28enne - è assistito dall'avvocato Gennaro Lepre-, suo compaesano, che era stato ricoverato a Napoli in prognosi riservata per le conseguenze delle oltre venti coltellate subite.
Durante l'udienza di convalida del suo arresto, Maglione aveva parlato di un incontro casuale dinanzi ad un locale con la vittima, che lo avrebbe invitato a salire in auto per raggiungere un altro punto di ritrovo. Nessun precedente alterco tra i due, tranne una discussione, poi rientrata, avuta un paio di anni prima, quando – aveva affermato Maglione – aveva chiesto a Emilio, che all'epoca gestiva un'attività, di poter prenotare per i giorni successivi un tavolo. In quella occasione l'indagato aveva lamentato di essere stato trattato male dall'allora 26enne, che gli aveva fatto presente che in quel momento stava mangiando e che il locale era chiuso. Da allora, aveva continuato, non c'era stato, dopo un chiarimento, alcun problema.
Secondo Maglione, una volta in macchina, Emilio avrebbe raggiunto la zona isolata, lungo la variante, dove sorge il deposito giudiziario ed avrebbe iniziato ad inveire nei suoi confronti. Lo avrebbe fatto scendere, poi, mentre l'altro, temendo che potesse prelevare qualcosa, teneva bloccato il cofano, avrebbe estratto un coltello e lo avrebbe colpito alla coscia destra. A quel punto, Maglione avrebbe cercato di togliergli la lama, ferendosi alla mano destra, riuscendoci solo successivamente. Quando, aveva concluso, sentendosi fortemente in pericolo, aveva accoltellato ripetutamente il 28enne.
Al termine,il gip Gelsomina Palmieri Palmieri aveva disposto nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere poi confermata dal Riesame. Era rimasto a Capodimonte per oltre quattro mesi, poi, nello scorso aprile, aveva ottenuto i domiciliari, ai quali è ancora sottoposto.
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SPACCIO DI DROGA, ASSOLTO UN 23ENNE
Assolto dal giudice Daniela Fallarino, perchè non è stato dimostrato che la droga non fosse per uso personale, Amin Vincenzo Hedeil (avvocato Vittorio Fucci), 23 anni, di Montesarchio, già noto alle forze dell'ordine, al quale era stata contestata la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: in particolare, una ventina di grammi di hashish.