Antonio aveva 66 anni ed abitava a Benevento. Era conosciuto in città, ma non solo, per il suo lavoro anche nel settore dei fuochi pirotecnici, per il quale alcuni anni fa si era speso, come rappresentante dell'Associazione nazionale imprese pirotecniche, in una polemica sui criteri per la scelta di ditte esterne per la festa della Madonna delle Grazie.
I giochi di luce erano la sua passione, chissà se era a San Giovanni di Ceppaloni per praticarla ancora in occasione della ricorrenza patronale, o se invece aveva raggiunto amici e parenti per trascorre la serata in loro compagnia.
Di certo c'è che il suo cuore, colpito da un malore probabilmente di natura cardiaca, si è fermato per sempre mentre si trovava in un bar. Si è accasciato all'improvviso, per lui non c'è stato nulla da fare.
I carabinieri hanno avviato gli accertamenti: la salma, trasferita presso l'obitorio dell'ospedale San Pio, è stata visitata esternamente dal medico legale Emilio D'Oro, su incarico del pm Maria Colucci, quindi riconsegnata ai familiari, per i funerali.