Minacce per un appartamento finito all'asta, due assoluzioni

Benevento. La sentenza per due imputati coinvolti in un'indagine relativa ad un'altra vicenda

minacce per un appartamento finito all asta due assoluzioni

Per il troncone principale, relativo ad un immobile da destinare a centro migranti, a Calvi, prescrizioni e assoluzioni

Benevento.  

Erano stati tirati in ballo per un capitolo diverso da quello principale dell'inchiesta, sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. E' la sentenza del giudice Simonetta Rotili al termine del processo a carico di Laura Spina, 52 anni, e Francesco Colonna, 53 anni – entrambi assistiti dall'avvocato Gerardo Giorgione, sostituito dalla collega Simona Voso -, di Benevento, ai quali era stata contestata, attraverso telefonate ritenute di stampo minaccioso alla procuratarice speciale di una società immobiliare, la tentata turbativa dell'asta giudiziaria presso il Tribunale, nel 2016, di un appartamento in via Cupa Santa Lucia.

L'indagine che aveva coinvolto i due imputati, rinviati a giudizio nel febbraio del 2021, riguardava invece un immobile destinato, a Calvi, ad accogliere un centro per migranti. Era finito nel mirino dell'attività del pm Maria Gabriella Di Lauro e dei carabinieri che aveva chiamato in causa altre sette persone per un addebito di violazioni edilizie, prospettato per i lavori che sarebbero stati effettuati per adibire l'edificio, “in assenza del permesso a costruire, del cambio di destinazione d'uso e del relativo certificato di collaudo strutturale adeguato alle norme sismiche vigenti, del certificato di agibilità – abitabilità in riferimento alla prescelta destinazione d'uso”.

Nei giorni scorsi la pronuncia dello stesso giudice, che ha dichiarato il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di Luciana Bocchini, 88 anni, Mariano Bocchini, 85 anni, di San Giorgio del Sannio, rispettivamente proprietaria dello stabile e committente dell'intervento sullo stesso, operato dalla ditta di cui è legale rappresentante Veronica La Rocca, 40 anni, di Benevento; Michele Intorcia,73 anni, di Benevento, direttore e progettista dei lavori, Nunzia Romano, 51 anni, amministratore della Luanfra, la società di gestione la struttura, ed il responsabile della stessa, Angelo Collarile, 51 anni, di Sant'Angelo a Cupolo.

Intorcia è stato poi assolto, perchè il fatto non sussiste, da un'altra accusa di falso, e lo stesso è avvenuto per Guido Scala, 46 anni, di Benevento, tecnico incaricato, che doveva rispondere di un presunto falso rispetto all'attestazione di agibilità e abitabilità dell'immobile. Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Nazzareno Lanni, Raffaele Tibaldi, Guido Principe, Monica Del Grosso.