AGGIORNAMENTO ORE 15.45
Tutte condannate dal gup Gelsomina Palmieri, con rito abbreviato, – con pena, dunque, ridotta di un terzo - le sei persone di Montesarchio – altre sono già a giudizio- coinvolte nell'inchiesta antidroga del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio e dei carabinieri della Compagnia della cittadina caudina. Erano le 15.30 quando il giudice ha letto il dispositivo.
In particolare: esclusa l'aggravante della cessione a minore, 5 anni e 20mila euro di multa a Maria Rosaria Barbato, 38 anni; 4 anni e 6 mesi e 20mila euro di multa al figlio, Luigi Franco, 22 anni – sono difesi dall'avvocato Ettore Marcarelli - ; 1 anno e 1200 euro di multa, dopo l'applicazione della ipotesi più lieve per un capo di imputazione, a Giuseppe Duilio (avvocato Enzapaola Catalano) 55 anni; 8 mesi e 1000 euro di multa, dopo l'applicazione della ipotesi più lieve per un capo di imputazione, a Maurizio Arena, 45 anni; 4 anni e 2 mesi e 20mila euro di multa a Gaetano Arena, 43 anni; 5 anni e 4 mesi, escluse l'aggravante della cessione a minore e la recidiva, a Marco Iovino, 58 anni, assistiti dagli avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio. Iovino rispondeva anche di un'ulteriore accusa legata alla perquisizione compiuta il giorno dell'arresto, durante la quale, erano stati rinvenuti e sequestrati 200 grammi di cocaina, due pistole clandestine – una con matricola abrasa, l'altra alterata – e munizioni.
Il pm Maria Gabriella Di Lauro aveva proposto poco meno di 34 anni di reclusione complessivi: 6 anni e 8 mesi per Barbato, 5 anni e 4 mesi per Franco, 4 anni e 8 mesi per Duilio, 4 anni e 4 mesi per Maurizio Arena, 5 anni e 4 mesi per Gaetano Arena, 7 anni e 4 mesi per Iovino.
L'inchiesta era rimbalzata all'onore delle cronache nel marzo del 2022, quando era stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare.
Nel mirino degli inquirenti, una serie di episodi di spaccio di crack, hashish e cocaina. Droga comprata nel Napoletano e poi nascosta in aperta campagna, in attesa di essere venduta nel centro storico di Montesarchio.
I fatti contestati vanno dal dicembre del 2020 agli inizi del 2021 ed hanno riempito un'attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali, dalle deposizioni degli acquirenti e dalle riprese fissate dalle telecamere installate dinanzi a due abitazioni.