Colpi pistola nel piazzale, due feriti: chiesto processo per padre e figlio

Benevento. Accuse diverse per Pellegrino Sellitto, 56 anni, e Clemente, 29 anni, di Montesarchio

colpi pistola nel piazzale due feriti chiesto processo per padre e figlio
Montesarchio.  

E' slittata al 7 novembre, per difetti di notifiche e per consentire la citazione di due parti offese indicate in un capo di imputazione – una questione sollevata dall'avvocato Vittorio Fucci, lui ed collega Giovanni Nicola Saetta assistono due persone -, l'udienza preliminare a carico di Pellegrino Sellitto, 56 anni, e del figlio Clemente, 29 anni, di Montesarchio.

Difesi dagli avvocati Angelo Leone e Stefanina Paolo, sono stati chiamati in causa dalle indagini dei carabinieri sull'episodio accaduto il 13 gennaio del 2022 alla frazione Cirignano, lungo una strada adiacente il piazzate del supermercato e di un negozio di ortofrutta di cui è titolare il 56enne, che era stato arrestato per duplice tentato omicidio aggravato e porto illegale di arma comune da sparo.

Accuse contenute in una ordinanza di custodia cautelare in carcere che il Riesame aveva annullato, rimettendo in libertà Sellitto. Che, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto fuoco con una Beretta 9X21, legalmente detenuta, all'indirizzo di quattro uomini, due dei quali erano rimasti feriti: C. L. era stato colpito ad una coscia ed era stato giudicato guaribile in 10 giorni, S. G. era stato invece ricoverato in prognosi riservata perchè centrato al torace. Padre e figlio sono accusati, in concorso, di violenza privata, lesioni e minaccia: addebiti prospettati per i colpi di pistola sparati all'indirizzo dell'auto di A. L. costretto a fermarsi e poi colpito con calci e pugni.

Comparso dinanzi al gip Loredana Camerlengo per la convalida dell'arresto, l'allora 55enne aveva affermato di aver fatto fuoco per paura, per sottrarsi ad una presunta aggressione con mazze e spranghe ai suoi danni e del figlio. Punto di partenza della sua ricostruzione, l'aggressione della quale sarebbe rimasto vittima il figlio, a quanto pare per contrasti con una ditta concorrente su chi dovesse caricare per prima le mele. A distanza di una decina di minuti, e dopo aver visto arrivare più persone munite di mazze e spranghe, lui – questa la sua versione- avrebbe prelevato dall'abitazione la pistolae l'avrebbe portata all'esterno, nel piazzale del deposito. Qui, avrebbe inizialmente sparato in aria, poi, cadendo all'indietro mentre lo riempivano di botte, avrebbe esploso dei colpi, senza rendersi conto che avessero causato due feriti.