Non avrebbe potuto incassare quei soldi perchè non avrebbe dichiarato vincite al gioco per poco meno di 400mila euro. E' per questo che il gup Loredana Camerlengo, così come aveva chiesto la Procura, ha rinviato a giudizio un 35enne di Amorosi.
Difeso dall'avvocato Antonio Leone, il giovane è stato tirato in ballo da una indagine per una truffa che avrebbe commesso in due distinti momenti: omettendo, al momento della presentazione della domanda per ottenere il reddito di cittadinanza, i proventi delle vincite al gioco on line: 27mila euro nel 2017 e 36mila nel 2018.
Inoltre, dopo il via libera al beneficio, non avrebbe comunicato all'Inps ulteriori vincite: 94mila euro nel 2019 e 233mila nel 2020. In questo modo, sostengono gli inquirenti, avrebbe indotto in errore l'Inps, che gli avrebbe erogato la somma complessiva di oltre 15mila euro, ritenta un “ingiusto profitto”. Il processo partirà il 2 febbraio del prossimo anno.