Il pm Marilia Capitanio aveva chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi, evidenziando una responsabilità dell'imputato per la cui dichiarazione si era espresso l'avvocato Ettore Marcarelli, legale della parte civile, mentre avevano concluso per l'assoluzione del loro assistito e, in subordine, per la riqualificazione dell'accusa di violenza sessuale nell'ipotesi più lieve, gli avvocati Lucrezia D'Abruzzo e Nunzia Meccariello.
Intorno alle 14 la decisione del gup Pietro Vinetti, che ha assolto, per il mancato raggiungimento della prova, Antonio Fulgieri, 63 anni, di Sant'Agata, imputato, oltre che di violenza, di sequestro di persona.
Sono gli addebiti per i quali era stato colpito da una ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove già si trovava per scontare una condanna, adottata in una inchiesta dei carabinieri avviata dopo la denuncia presentata nel settembre del 2021 da una 44enne: secondo gli inquirenti, dopo il suo rifiuto a trascorrere del tempo in sua compagnia, Fulgieri l'avrebbe costretta con violenza a salire a bordo della sua Motoape e l'avrebbe condotta presso la sua abitazione.
Poi, dopo aver chiuso la porta d’ingresso dall’interno, l'avrebbe. costretta a subire atti sessuali contro il suo consenso. Si tratta di una vicenda nella quale era stato inizialmente coinvolto, per il capitolo della violenza, anche un 58enne saticulano, la cui posizione era stata però archiviata, su richiesta del Pm, dopo l'incidente probatorio.
Durante l'interrogatorio successivo all'arresto, Fulgieri aveva negato ogni accusa, affermando di conoscere la donna, della cui compagnia aveva goduto già in altre occasioni, quando insieme avevano mangiato e bevuto, ed escludendo di aver abusato di lei nella sua casa, che lei aveva frequentato in precedenza.