Sfruttamento della prostituzione, droga, furto e ricettazione: sei arresti

Operazione carabinieri di Montesarchio a Telese Terme e Napoli. Inchiesta della Procura Sannita

sfruttamento della prostituzione droga furto e ricettazione sei arresti

Due cinesi gestivano Call center nel quartiere “Vasto” di Napoli per clienti in numerose case di appuntamento nelle province di Benevento, Avellino, Salerno, Sassari e Cosenza

Benevento.  

Due cittadine cinesi in carcere e altre quattro persone ai domiciliari con ipotesi di reato che vanno a vario titolo dall’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, alla coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, al furto, alla ricettazione, alla sostituzione di persona, al favoreggiamento della permanenza illegale nel territorio dello Stato, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed infine all’indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Si tratta di un'inchiesta coordinata dalla Procura di Benevento che ha interessato Napoli e Telese Terme. Al centro delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Montesarchio.

Destinatarie della custodia cautelare in carcere due sorelle di nazionalità cinese residenti a Napoli, mentre altre quattro persone, una coppia residente nella Valle Telesina ed altre due persone di nazionalità asiatica, anche questi ultimi residenti nel capoluogo partenopeo, sottoposti agli arresti domiciliari.

Indagini avviate nel settembre del 2020 dai militari di Montesarchio su “una fiorente attività di sfruttamento della prostituzione. L’attività di meretricio – spiega il procuratore capo Aldo Policastro in una nota - veniva pubblicizzata mediante siti internet di annunci a sfondo sessuale. Le due sorelle asiatiche, promotrici dell’associazione, destinatarie della misura cautelare in carcere, decidevano il luogo dove aprire le case di appuntamento, organizzavano lo spostamento delle donne che si prostituivano, trattenendosi i loro documenti.

Il ruolo delle due donne – spiegano ancora gli inquirenti - assumeva particolare rilievo persino nello smistamento delle richieste di prestazioni sessuali. Infatti le stesse dopo aver costituito una sorta di call center nel quartiere “Vasto” di Napoli, gestivano numerose case di appuntamento sparse su tutto il territorio nazionale (province di Benevento, Avellino, Salerno, Sassari e Cosenza), dirottando i clienti nelle sedi a loro più vicine e concordando telefonicamente il tipo ed il costo della prestazione.

Nel corso dell’attività, terminata nel maggio 2021, sono stati sequestrati 'libri mastro' da cui risultavano profitti per l’associazione, riferiti a periodi relativamente brevi, di diverse centinaia di migliaia di euro. Gli indagati traevano altresì profitto dalla coltivazione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, tanto che nel febbraio 2021 a Puglianello venne individuato un opificio industriale all’interno del quale furono sequestrati 1.350 piante in vegetazione e 54 chilogrammi di sostanza già essiccata”.

Nel corso delle perquisizioni effettuate nella città di Napoli a carico degli indagati è stato sequestrato un ulteriore ingente quantitativo di sostanza stupefacente ad una delle due donne raggiunte dalla misura della custodia cautelare in carcere.

Nella vicenda risultano coinvolte altre otto persone di nazionalità italiana, indagate a vario titolo in stato di libertà, sia quali partecipi “all’associazione a delinquere, alla quale assicuravano supporto logistico, sia quali responsabili del reato di favoreggiamento e anche nei loro confronti sono state eseguite ulteriori perquisizioni disposte con decreto del Pubblico ministero procedente”.