"Falso medico", in aula i familiari della donna morta

Benevento. Prima udienza del processo ad Angelo Graziano, 33 anni

falso medico in aula i familiari della donna morta
Benevento.  

Una trentina le parti offese, sette delle quali si sono costituite parti civili. Oltre ad una paziente, assistita dall'avvocato Stefano Pescatore, gli eredi ed i congiunti, rappresentati dall'avvocato Cinzia Capone, della 54enne di Mirabella Eclano morta il 25 marzo del 2021.

Un decesso costato l'accusa di omicidio preterintenzionale ad Angelo Graziano (avvocato Carlo Taormina), 34 anni, residente a Montefusco ma domiciliato a San Giorgio del Sannio, da settembre agli arresti domiciliari anche per truffa, lesioni aggravate nei confronti di numerose persone, esercizio abusivo della professione medica. Oggi la prima udienza del processo dinanzi alla Corte di assise (presidente Fallarino, a latere Rotili), riservata alle richieste delle parti. Prossimo appuntamento il 22 febbraio.

Come è noto, gli inquirenti ipotizzano un esercizio abusivo della professione medica in un ambulatorio nella cittadina del Medio Calore, con terapie praticate ad alcuni pazienti, uno dei quali, appunto, era morto.  Durante l'interrogatorio di garanzia Angelo Graziano aveva spiegato di aver praticato infusioni endovenose, in gran parte palliative, su indicazione di un medico tedesco che li aveva visitati in Italia.

Era andata così anche con la 54enne, sottoposta – aveva continuato il 33enne - ad un prelievo di sangue analizzato in Germania: dai risultati erano emersi valori sospetti di alcuni markers tumorali che avrebbero potuto prefigurare lo sviluppo di un cancro.

Secondo Graziano, le condizioni della malcapitata si erano successivamente aggravate, e solo a quel punto, sempre su indicazione del sanitario tedesco, lui avrebbe fatto ricorso alle sacche alimentari e all'ossigenoterapia.