E' finito ai domiciliari su decisione del Riesame, che ha accolto l'appello del Pm contro il non del gip Loredana Camerlengo all'adozione di una misura restrittiva. Lesioni aggravate e violenza o minaccia a pubblico ufficiale: sono le ipotesi di reato contestate ad Antonio De Rienzo, 32 anni, di Benevento, arrestato dalla Squadra mobile in una inchiesta del pm Marilia Capitanio, ora conclusa, su un episodio accaduto la sera dello scorso 13 marzo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane, difeso dall'avvocato Antonio Leone, avedo riconosciuto un ispettore della polizia penitenziaria in servizio a Benevento, che era intervenuto in aiuto di un ragazzo vittima di un'aggressione in strada, gli avrebbe detto: “Ti ricordi di me, sono stato detenuto presso il carcere di Benevento, sono De Rienzo Antonio”.
Parole alle quali avrebbe fatto seguire calci e pugni all'agente, facendolo cadere sull'asfalto e continuando a colpirlo anche mentre era a terra. Per il malcapitato una prognosi di 15 giorni. Alla violenza avrebbe poi aggiunto anche le minacce: “Questi sono anche da parte di tutti i detenuti, ora che fai, prendi la pistola e mi vieni a sparare?”.
Infine, avrebbe colpito con un pugno il vetro dell'auto con la quale la vittima si stava allontanando. Entrambi le condotte sono state prospettate con l'aggravante di averle commesse per “motivi abbietti e futili e con particolare immotivata crudeltà”.