Fissato dal gip Vincenzo Landolfi l'incidente probatorio chiesto dal pm Stefania Bianco nell'indagine, per violenza sessuale e stalking ai danni della donna con la quale aveva una relazione affettiva, a carico di un 28enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine.
Lei, assistita dall'avvocato Sergio Rando, ha un paio di anni in più e non abita nel capoluogo, il prossimo 13 gennaio dovrà comparire dinanzi al giudice e rispondere alle domande nel contraddittorio tra le parti, confermando o meno le accuse nei confronti del giovane. Che, difeso dall'avvocato Antonio Leone, è stato tirato in ballo per ciò che avrebe combinato nel giugno del 2020: secondo gli inquirenti, dopo aver estratto un coltello a scatto, l'avrebbe puntato al collo della malcapitata, dicendole che voleva fare sesso con lei.
Di fronte al suo rifiuto, l'avrebbe afferrata, l'avrebbe girata con la faccia contro un muro e ne avrebbe abusato. Nello scorso giugno, usando una pistola e due coltelli, sempre puntati alla gola, le avrebbe detto che, se non fosse diventata la sua ragazza, l'avrebbe uccisa; inoltre, le avrebbe imposto di scambiarsi i numeri dei cellulari. Non è finita: lui le avrebbe ordinato, pistola in pugno, di non frequentare i suoi amici, ne avrebbe controllato i movimenti, inviandole numerosi messaggi via whatsapp.