Sono 14 le persone rinviate a giudizio dal gup Pietro Vinetti (aggiornamento 27 dicembre), come chiesto dalla Procura, in una inchiesta su appalti e concessioni edilizie. Il processo partirà il 15 settembre del 2023.
Si tratta di Nicola Russo, 50 anni, di Apollosa, chiamato in causa come capo dell'ufficio tecnico dei Comuni di Cusano Mutri e Durazzano, Gioacchino Acierno, 58 anni, di Mugnano del Cardinale, Alessandro Abatiello, 49 anni, di Durazzano, Raffaele D'Ambra, 82 anni, di Cusano Mutri, Remo Di Muzio, 47 anni, di Cusano Mutri, Angea Di Biase, 75 anni, di Benevento, DomenicoDi Biase, 65 anni, di Cusano Mutri, Valentina Pipola, 33 anni, di Pomigliano d'Arco, Lorenzo Razzano, 55 anni, di Durazzano, Carmela Abbatiello, 49 anni, di Durazzano, Elisabetta Posillico, 67 anni, di Durazzano, Francesco Vitelli, 67 anni, di Cusano Mutri, Antonio Zaino, 39 anni, di Durazzano, e Giuseppe Zaino, 46 anni, di Durazzano
Le accuse a vario titolo: abuso d'ufficio e falso.
Nel mirino l'affidamento diretto di Russo di due appalti: il primo, riguardante i lavori relativi alla gestione e manutenzione dei depuratori del Comune di Cusano Mutri, ad una cooperativa di servizi ambientali di San Giorgio del Sannio di cui Acierno è il legale rappresentante; l'altro (“Progettazione, realizzazione e gestione in concessione dell’impianto di distribuzione del gas naturale” per l’importo di 8 milioni e 140 mila euro ad una società cooperativa con sede a Pomigliano d’Arco di cui è amministratore Pipola.
Attenzione puntata, poi, sul rilascio di permessi a costruire per “nuove costruzioni in realtà realizzate parecchi anni prima oppure concessioni in sanatoria per abusi in realtà non sanabili, ora omettendo di compiere idonea istruttoria al fine di verificare la genuinità degli atti posti a fondamento delle relative richieste, ora suggerendo agli istanti il contenuto, in realtà mendace, delle dichiarazioni rese dagli stessi e dai tecnici nei propri elaborati, artatamente predisposti al fine di creare un presupposto formale e legale che consentisse di condonare gli abusi edilizi. Tale attività procurava intenzionalmente ai proprietari degli immobili un ingiusto vantaggio patrimoniale”.
Sono impegnati nella difesa, tra gli altri, gli avvocati Alberto Mignone, Clementina Ambrosino, Carmine Lombardi, Patrizia Pastore, Giuseppe Francesco Massarelli, Roberto Prozzo, Ettore Marcarelli, Matrcello Severino, Eduardo Riccio, Pietro Fusco, Michele Russo.